RETE ITER è un'associazione senza scopo di lucro, nata nell’anno 2000, costituita da Enti Locali e Organizzazioni no-profit diffuse in quasi tutte le regioni italiane, accomunati dall’obiettivo di sviluppare le politiche per la gioventù quale chiave per lo sviluppo dei territori e del Paese.

RETE ITER è stata, fin dall’inizio, un’associazione di sistemi locali di politiche pubbliche per i giovani, che si sono aggregati e sviluppati intorno a tre dimensioni:

  • l’innovazione del welfare locale, in cui le politiche giovanili rappresentano uno spazio essenziale e forse maggiormente praticabile
  • la razionalizzazione e riconversione della spesa pubblica, per cui le politiche giovanili diventano una dimensione trasversale per ridefinire i criteri e priorità di spesa
  •  lo sviluppo dei diritti di cittadinanza, di cui le politiche giovanili rappresentano un concreto campo di applicazione.

RETE ITER ha come principale finalità l'innovazione delle politiche a favore dei giovani cittadini. Si propone di promuovere l'autonomia e la partecipazione dei giovani, in una visione delle politiche giovanili come "politiche della fiducia", leva per l'investimento e lo sviluppo dei territori e del Paese.

RETE ITER ha sede legale a Torino e sedi operative a Roma, Cremona, Corleone. Opera in tutto il territorio nazionale, anche promuovendo la costituzioni di coordinamenti territoriali e regionali tra i propri Soci. L’attività, a partire dalle decisioni assunte dall’Assemblea dei Soci, è governata da un Consiglio direttivo eletto tra i delegati dei soci, che opera a titolo volontario. La gestione delle attività è assicurata da una direzione professionale e da uno staff tecnico che viene attivato in relazione ai progetti e alle iniziative.

RETE ITER vuole quindi essere:

  • un soggetto composto da organizzazioni pubbliche e private che condividono interessi e azioni nel campo delle politiche giovanili
  • una organizzazione che rappresenta plasticamente (per la natura e le tipologia dei propri associati) la trasversalitàdelle politiche giovanili e il loro occuparsi dei molteplici ambiti della vita
  • una organizzazione “imprenditiva”per sviluppare una nuova stagione di politiche giovanili a favore dello sviluppo locale, della coesione sociale, della cittadinanza
  • una organizzazione che, a partire dai nodi delle sua rete di soci, promuove la nascita e il consolidamento di sistemi locali per le politiche giovanili, a partire dalle specifiche condizioni, opportunitàe ambiti di azione.

 

Le politiche per la gioventù secondo RETE ITER

Le politiche per la gioventù, oggi, sono un sistema di obiettivi, interventi ed azioni che hanno la finalità generale di offrire ai giovani opportunità e percorsi verso l’età adulta, intesa come condizione di maggiore autonomia, consapevolezza e status di cittadinanza attiva. Sono politiche di apprendimento e di sviluppo perché riguardano l’autonomia personale, le competenze, il lavorare e l’abitare, l’essere responsabili della vita sociale, il produrre cultura, il prendersi cura dell’ambiente, il fare impresa per creare innovazione. Si configurano come politiche dell'autonomia, della fiducia, dello sviluppo locale, della cittadinanza.

Il profilo delle nuove politiche giovanili si concretizza in sette precise scelte strategiche:

  1. la partnership, la sussidiarietà circolare e lavoro in rete sul territorio
  2. la programmazione bottom-up, evitando l’eccessivo ricorso a bandi
  3. l’effetto-leva, per generare iniziative sostenute anche da altre fonti, pubbliche e private;
  4. l’effetto-condensazione, per integrare in modo trasversale tutte le politiche (educative, sociali, abitative, della formazione, per il lavoro e l'impresa, culturali, ecc.);
  5. la partecipazione diretta ed effettiva dei giovani in tutti gli interventi;
  6. l’economicità e semplicità procedurale per definire procedure di gestione e controllo meno burocratiche;
  7. le pari opportunitàper i beneficiari, individuati in modo trasparente, con criteri oggettivi, per favorire l'accesso più ampio.

 

A partire da queste strategie, RETE ITER sviluppa servizi di assistenza tecnica, di ricerca, di formazione a Enti pubblici e privati.

Le esperienze di innovazione

  • Tra il 2005 e il 2006, RETE ITER progetta e coordina il progetto “DaF - Diritti al Futuro”, inventando i Piani Locali Giovani. Nell'ambito di questa iniziativa sono stati organizzati incontri su svariati temi relativi alle politiche giovanili, intessendo rapporti con esperienze di avanguardia. Il progetto ha trovato un'importante sintesi nel 2006 a Trento con la proposta di un nuovo approccio: il Piano Locale Giovani, che diventerà negli anni seguenti un criterio adottato a vari livelli istituzionali.
  • Dal 2007 al 2010 RETE ITER svolge attività di assistenza tecnica ai 27 Comuni (o reti di Comuni) impegnati nella Sperimentazione dei Piani Locali Giovani, promossa da Ministero della Gioventù e ANCI. La sperimentazione ha coinvolto complessivamente 80 Comuni, 344 enti pubblici e privati, in 16 Regioni italiane. Nell'ambito del progetto sono state realizzate 262 azioni, soprattutto nel settore dell'accesso al lavoro, al credito e alla casa. I giovani contattati sono stati oltre 80.000, con quasi 6.000 beneficiari diretti. Il Governo ha contribuito con un finanziamento di 4,4 milioni di euro € e il co-finanziamento degli enti locali è stato di circa 4 milioni di euro.
  • Dal 2008 RETE ITER affianca alcune Città metropolitane e Province nella preparazione e realizzazione dei Piani Locali Giovani. In particolare, nel 2009-11 ha coordinato le azioni del “Piano Locale Giovani” di Napoli, nel 2012-14 ha collaborato alla realizzazione del Piano Locale Giovani di Roma Capitale; dal 2009 al 2012 ha collaborato allo sviluppo del Piano Provinciale Giovani della Provincia di Torino e dei relativi Piano Locali Giovani dei sub-ambiti provinciali.
  • Dal 2012 RETE ITER ha promosso un Network nazionale delle Politiche Giovanili, costituito da importanti organismi attivi a livello nazionale nel settore della gioventù. Oltre a Rete Iter ne fanno parte: Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Consorzio Cooperativo Gino Mattarelli CGM, Politichegiovanili.it, CEMEA Federazione Italiana, CSV-net (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), Circuito Giovani Artisti Italiani (GAI). Il network ha promosso un’azione coordinata per incontrare e sensibilizzare il Governo (Ministro con delega alla Gioventù), il Dipartimento per la Gioventù, Italia Lavoro, alcune Regioni, Anci ed elaborare ipotesi di innovazione delle politiche giovanili.